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Peter Keller ti mostra perché lo Chasselas è più di un semplice vitigno da aperitivo.

Lo Chasselas, la star del Vaud

Il Vaud sarebbe impensabile senza lo Chasselas. I vigneti terrazzati nel Lavaux si inerpicano ripidi sui pendii. Ai loro piedi brilla il lago Lemano: che paesaggio! Non è un caso, perciò, che la regione vinicola vodese faccia parte del patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO. In questa zona di coltivazione e in quella di La Côte, situata a ovest di Losanna, domina da secoli un vitigno e uno soltanto: lo Chasselas, che copre una superficie di quasi 2300 ettari.
Questa varietà, nelle cerchie degli appassionati più esperti, gode di un’immagine piuttosto dubbia: un noioso vino da aperitivo, con pochi aromi e ancor meno acidità, da bersi giovane. E come se non bastasse l’uva di Chasselas viene mangiata come uva da tavola o consumata sotto forma di succo.
Una parte di questi stereotipi possono anche continuare a esistere, ciò non toglie che abbiano poco a che vedere con la realtà. Lo Chasselas non è un semplice prodotto da consumare, bensì parte integrante di una cultura e di uno stile di vita. In questa nostra epoca dominata dalla frenesia, in cui le mode vanno e vengono, questo complesso e delicato vitigno ha trovato un posto speciale nel cuore degli intenditori.
Le sue doti parlano da sole: questa varietà dà vini di grande finezza, eleganza e accessibilità. Il bouquet e il sapore relativamente neutri, inoltre, permettono allo Chasselas di esprimere molto bene le caratteristiche della zona di origine, rendendolo un vino di terroir per antonomasia. Il tenore alcolico ridotto consente a questa varietà di dare vita a nettari particolarmente beverini. Se tuttavia viene coltivata nelle zone migliori, come il Dézaley o La Côte, i crus ottenuti possono anche affinare in cantina per decenni: un segno inconfondibile di un grande e nobile vino. Secondo i viticoltori vodesi, lo Chasselas sarebbe addirittura il migliore bianco del mondo.
Tra i principali produttori del Vaud vi è il Domaine La Colombe di Féchy, ne La Côte. La tenuta vinifica nettari eccellenti che esprimono al meglio il loro terroir e che rivelano una grande mineralità. Questa non possiede un suo profumo, ma si traduce piuttosto in una particolare sensazione che caratterizza la zona vinicola e, con essa, il terroir del vino. Un esempio perfetto di questa filosofia viene offerto, tra gli altri, l’Edition Peter Keller 2020, una cuvée esclusiva composta da Chasselas (90%) e Chardonnay (10%). Disponibile in esclusiva da Mondovino.
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75cl

Féchy AOC La Côte Edition Peter Keller Domaine La Colombe

Svizzera, 2020

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L'Edition Peter Keller 2020 del Domaine La Colombe nel villaggio vodese di Féchy è composta principalmente dalla varietà autoctona Chasselas, cui si aggiunge un 10% di Chardonnay. Entrambe le uve sono piuttosto neutre, ma riflettono perfettamente il terroir. Lo Chasselas proviene dalla parcella Derrière Féchy, mentre lo Chardonnay dalla parcella Grand Vigne a Mont-sur-Rolle. La tenuta lavora secondo i principi della biodinamica. I due vitigni sono stati affinati individualmente in vasche d'acciaio per nove mesi sui lieviti fini e poi miscelati. Questo bianco ha un colore giallo chiaro e al naso rivela un bouquet medio-intenso con note fruttate-floreali e delicati sentori minerali.

Prezzo
10% da 6

19.95

Prezzo per 100 centilitro
26.60/100cl
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