Austria
Grazie alle leggi e ai controlli severi, negli ultimi decenni al viticoltura austriaca è riuscita a fare un enorme salto di qualità. Oggi i viticoltori austriaci non producono vini per il consumo di massa a buon mercato, bensì vini complessi e raffinati con molta personalità.

Storia
Dopo i Celti furono i Romani i primi a coltivare la vite in Austria. Fu nel XVI secolo che la viticoltura austriaca raggiunse la massima estensione, quando l'Ungheria, la sua maggiore concorrente, fu messa fuori gioco a causa dell'occupazione turca. Alla fine del XIX secolo, anche l'Austria dovette combattere contro la filossera della vite. I tentativi con i portainnesti americani resistenti e i lavori di ricerca della Klosterneuburger Weinbauschule hanno infine portato al successo. Nel 1985 ebbe luogo quello che fu chiamato lo «scandalo del vino». Nuove leggi più severe sul vino hanno aiutato l'Austria a ritrovare una buona fama.
Geografia
Paesaggio e clima nell'Austria orientale sono influenzati dalle Alpi.
Zone di coltivazione
L'Austria è suddivisa in quattro regioni vinicole: il Burgenland al confine con l'Ungheria, la Bassa Austria, la Stiria e Vienna.
Vini / vitigni
Il vino bianco rappresenta il 75% della produzione. Il vitigno più frequente è il Grüne Veltliner. Altri vitigni bianchi sono Welschriesling, Müller-Thurgau, Chardonnay, Pinot Blanc, Riesling. Sta aumentando la quota di vini rossi, soprattutto Zweigelt, Rotburger, Blaufränkisch, Blauer Portugieser e altri.
Superficie vitata/quantitativi prodotti
Circa 52.000 ettari, 2,3 milioni di hl/anno.